Il commento di Marzolla sull’ultimo DPCM del Governo!

FONTE: Electo Magazine

AUTORE: Antonello Marzolla

 

Electomagazine ospita, con estremo piacere, un intervento del segretario generale Usarci, Antonello Marzolla, alla guida del principale sindacato degli agenti di commercio.

“E ci risiamo.
Un nuovo DPCM, atteso come fosse l’esito di un esame medico dal qual dipende il futuro della propria vita, si perché da quel Decreto dipende la vita di molti imprenditori e tra questi anche degli Agenti di commercio.

Quello scritto nell’ultimo decreto di fine ottobre è però un copione scontato, un panegirico pensato, sembra, per dare un altro colpo di grazia alle famiglie delle “partite iva” alle quali il Governo gira ancora una volta il peso economico di una inefficienza che ormai rasenta il ridicolo.

Un governo di “mamme” avrebbe certamente fatto di meglio, perché avrebbe pensato per tempo al come prepararsi all’annunciato arrivo della seconda ondata di infezioni.
Lo avrebbe fatto risottolineando con forza l’adozione dei comportamenti da adottare nei locali pubblici, nei cinema, nelle palestre, nei teatri, dove tanto si è fatto per tutelare il principale patrimonio di chi fa impresa, ovvero il cliente.

Un governo di “mamme” non avrebbe certamente mortificato e reso inutili tutti gli investimenti fatti da quei piccoli imprenditori che per il bene delle proprie attività si sono attrezzati con ogni mezzo per non essere portatori di infezioni tra i loro clienti.

Le “mamme” avrebbero certamente capito da subito che, con la riapertura delle scuole, il principale mezzo di trasmissione del Covid19 sarebbero stati gli affollamenti sui mezzi pubblici e quelli davanti alle scuole.
Loro, le mamme, avrebbero sospeso in tutto il Paese i parcheggi a pagamento e le ZTL per permettere il trasporto individuale e alleggerire così quello pubblico.
Avrebbero sicuramente preso accordi con le società di trasporti che in questo periodo lasciano i loro pullman fermi nei depositi per utilizzarli a supporto dei trasporti nelle città.

Avrebbero deciso di scaglionare gli orari di ingresso a scuola, sapendo che i ragazzi più grandi possono andare a scuola da soli permettendo ai genitori di andare a lavorare lasciandoli a casa qualche ora, mentre i più piccoli devono essere accompagnati dai genitori, cha magari, usando la propria auto euro zero e per il bene dei loro bambini li avrebbero portati in auto.

Le nostre “mamme” con l’inverno avrebbero previsto l’impennata dei contagi e quindi, per tempo, avrebbero assunto medici e paramedici, così da non farsi trovare impreparati, avrebbero acquistato tamponi a sufficienza e avrebbero organizzato un modo – civile – per permettere di effettuare il test in maniera civile.
Le “mamme” avrebbero fatto arrivare nelle farmacie, a prezzi “civili” gli esami sierologici, in maniera tale che tutti potessero, a casa propria, avere un primo risultato sulla propria positività.

Le nostre “mamme” avrebbero immediatamente dato l’assenso all’Enasarco di anticipare il Firr agli Agenti di commercio, perché sapevano che quei danari non erano soldi pubblici, ma il loro “TFR” accantonato, quindi soldi di proprietà dei singoli agenti che in maniera civile e responsabile si erano accordati con le loro mandanti per poterne utilizzare un acconto allo scopo di affrontare i difficilissimi momenti.

Ma l’attuale Governo non è fatto di “mamme” e quindi, a distanza di mesi dalla richiesta, non ha avuto la sensibilità e l’educazione di dare una risposta a 250.000 Agenti di commercio che la aspettano.
Alle “mamme” sarebbero stai a cuore i propri figli, i propri mariti, gli amici, i vicini, i negozianti che stanno sotto casa, gli artigiani, i baristi dove prendono il caffè, i ristoratori che hanno cucinato per i battesimi, le comunioni ed i matrimoni delle loro famiglie, gli imprenditori che danno da lavorare ai loro familiari, i maestri e i professori dei loro figli, i circoli sportivi dove li portano a giocare, e avrebbero fatto di tutto per non farli chiudere.

Le “mamme” mai avrebbero aspettato che si intasassero i mezzi pubblici, che vi fossero assembramenti davanti alle scuole, che gli ospedali andassero in tilt e vi fosse mancanza di medici e paramedici e reagenti e anche che non si permettesse agli Agenti di commercio di usare i propri soldi per affrontare la crisi”.

 

FONTE: Electo Magazine

AUTORE: Antonello Marzolla